La banda del Lupo

‘Quella testa calda del Lupo ci ha fregati’ questo racconta un ex-finanziere a uno dei Gemelli alla locanda del Cavallo Rosso di Malesco. Era furbo il Lupo, contrabbandiere incallito che usava passare il confine tra la Valle Vigezzo, la Val Onsernone e le Centovalli. E l’inverno scorso é il Lupo stesso che racconta l’anedoto all’autore:

“All’improvviso ci sbarrarono la strada tre canarini. Pistola nella destra e tessera del Corpo nell’altra mano, uno di loro ci fa: ‘Alto là voi due, giù le bricolle, non un passo di più’. ‘Ma gnànca par sögn’ ribatto ringalluzzito dal vino (…) e intàant a mènzi a rincüla e dico forte al Vicea: ‘Ciàma i guardiùi svìzzar, le guardie di Camedo che c’erano sul Piazzìn di Monadello, gridagli che la finanza ha sconfinato’. L’era in trük, un bluff, in realtà non c’era quel giorno alcuna guardia svizzera a Monadello, inoltre noi e i canarini ci trovavamo già in territorio italiano, ma i tre non se ne resero conto.”

Nel racconto del Lupo sono citati pure i Gemelli, due fratelli di Masera che erano soliti contrabbandare e non solo. Molto abili con la fisarmonica avevano un gruppo musicale che a cavallo degli anni 60 e 70 divenne famoso anche fuori dai confini ossolani. Inoltre lavoravano come tassisti a Domodossola, con un’auto, una licenza e una patente sola, intanto nessuno riusciva a distinguerli talmente erano uguali!
Il Lupo, prosegue con il suo racconto, parlando pure dell’aereo, un Cessna, partito da Locarno e scomparso in montagna nel dicembre del 1968. Lo trovarono mentre portavano delle bricolle da Spruga in Vigezzo. La mancata spartizione del lauto premio per il ritrovamento sembra essere uno dei moventi del terribile fatto di sangue avvenuto alla “Lanterna blu”  – famoso ritrovo chic – fra Druogno e Santa Maria Maggiore. Era la notte fra il 4 e il 5 giugno del 1972 quando il Lupo sferra un colpo fatale al Pietrino… un fatto di sangue restato nella cronaca nera della valle e conosciuto come “il delitto della scure”.

Mazzi coglie le parole del Lupo e le trasmette ai posteri con questo stupendo racconto che illustra il fatto di sangue con i suoi contorni di storie di bricolle. Vi invito a leggerlo, ne vale la pena:

Benito Mazzi, La banda del Lupo,  edizioni Il rosso e il blu, Santa Maria maggiore, 2017

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