Sabato 15 gennaio 2011
Eppure ero convinto che i componenti di questo gruppo si conoscessero già tutti: provenivano dalla stessa regione del Sottoceneri, si sono iscritti quasi lo stesso giorno alle due stesse gite… e invece no! Almeno così era al mattino… la sera invece ci si è lasciati con la promessa di fare anche il viaggio al punto di partenza insieme!
Ma andiamo con ordine. Dal punto di vista della meteo abbiamo avuto delle condizioni a dir poco eccezionali, temperature ben sopra lo zero e un cielo da cartolina! Unica nota dolente era la nebbia che si vedeva in fondo al Lago Maggiore, infatti il lago sembrava infinitamente lungo perché dopo Cannero l’acqua si confondeva con la nebbia e (anche se solo per un attimo) abbiamo rivolto un pensiero a chi la giornata l’ha passata in quella specie di minestrone freddo e umido!
Le condizioni della neve invece è un’altra storia. Dopo la salita in funivia fino a Cardada siamo scesi per un centinaio di metri verso la Vallemaggia, all’inizio del sentiero abbiamo messo le racchette ma già dopo pochi passi questa iniziava a scarseggiare… per fortuna non ci ha visti nessuno mentre camminavamo nel bel mezzo del bosco alla ricerca di un po’ di neve da calpestare. Arrivati sulla strada che da Monte Bré sale verso la pista di sci abbiamo iniziato a seguirla e nonostante i primi segnali buoni, diversi cm di neve compatta e gelata, abbiamo dovuto ricrederci appena giunti al sole. L’asfalto lo abbiamo potuto evitare alcune volte passando lungo il bordo della strada calpestando terra e foglie… alzandoci di quota poi la situazione migliorava. A partire dai 1360m infatti la presenza della neve lungo il nostro tracciato era ormai cosa acquisita! Pensavamo fosse fatta!
Raggiunta la pista di sci abbiamo seguito il sentiero che a quota 1460 circa porta verso “Lo Stallone” e l’Alpe Cardada. Lungo questo tracciato che si snoda in mezzo a boschi di betulle e faggi, si inizia a capire perché questa gita l’ho chiamata “il balcone locarnese”! Il panorama sul lago e il delta della Maggia è semplicemente da mozzafiato! Presso la croce dell’Alpe Cardada abbiamo fatto la pausa di mezzogiorno… tra una risata e l’altra abbiamo mangiato le nostre barrette energetiche, la frutta e bevento il thé abbiamo parlato tanto di polenta, pizzoccheri, pranzi da 3-5-7-9 portate, formaggi e salumeria!
Sarà il caldo di inizio pomeriggio, saranno i discorsi della pausa, fatto è che nel pomeriggio o eravamo molto più pesanti noi o la neve faceva semplicemente… diciamo che la neve non portava, per cui ogni 3 passi si sprofondava fino alle ginocchia. Affrontare così la ripida salita che ci ha portato in Cimetta è stata impresa ardua, ma più per le risate che per reale fatica nel deambulare! Passata Cimetta e l’omonimo piano (con la sua bella neve compatta) ecco che la discesa in mezzo alle betulle ha messo ancora una volta a dura prova i nostri muscoli facciali… finalmente abbiamo potuto mettere le gambe sotto il tavolo della soliva terrazza del ristorante, prima di prendere la funivia che ci riportava verso il piano.
Ora però spero che cambino le temperature e che torni a nevicare, altrimenti siamo messi male… ah, salendo da Locarno ho visto le prime Camelie fiorire!
Epilogo
Dopo aver salutato tutti mi sono affrettato alla funicolare perché non vedevo l’ora di arrivare al Lido di Locarno per godermi un bel idromassaggio. Ebbene l’ho vista partire e interrogando il tabellone a proposito della prossima partenza ho deciso di farmela a piedi… infatti sono arrivato al Lido più o meno quando la funicolare seguente lasciava Orselina!
Qui trovate alcune foto della gita.