Sabato e Domenica 14 e 15 febbraio 2009
Questa volta il cielo era sereno, ma in compenso c’era un vento pauroso soprattutto in quota. Qui si erano formati bizzarre forme di neve e non solo, non c’era più nessuna traccia di salita o di passaggio di persone lungo il nostro cammino. Questo naturalmente ha reso il tutto più difficile e pesante. In particolare il passaggio del Monte Gambarogno risultava molto difficile da una parte per la neve dura e compatta (ho sudato sette camicie per fare una traccia degna di questo nome), per la pendenza accentuata dai cumuli di neve sulla cresta e dall’altra parte per il forte vento che non dava mai tregua!
Il secondo giorno invece ci siamo limitati a salire sul Monte Sirti e poi passando da Monterecchio – dove un gentiluomo ci ha fatto una brocca di caffé e ci ha offerto le sue grappe – siamo scesi a Biegno e lungo l’asfaltata per raggiungere Indemini dove il ristorante di Fausto era chiuso! Per fortuna c’era il sole per cui l’attesa era piacevole. Ma le sorprese non erano finite qui: la seconda auto che saliva verso l’Alpe di Neggia ha avuto la fortuna di incontrare una volpe seduta tranquillamente sulla strada. Dopo qualche minuto dove ci si guardava a vicenda, ho dovuto scendere dall’auto e mettermi a correrle dietro per spaventarla e indurrla a prendere la via dei boschi innevati… ci siamo però chiesti se non fosse un po’ tanto abituata alla presenza degli uomini, in ogni caso era un bellissimo animale!
Visto le splendide giornate siamo riusciti anche a scattare delle belle foto (vai all’album).