ATSE in Quadrella

 


Sabato 26 gennaio 2013

Ritrovo a Cimalmotto alle ore 10.00… più o meno puntuali noi c’eravamo, il sole invece era ancora ben più in alto. Qualcuno mi saluta dicendo che in un luogo più lontano di così non si poteva fare! Certo che no!!!! Ma scherziamo? non vi è luogo migliore per quello che ci apprestavamo a fare, salvo magari in Valle di Blenio! Mica siamo qui a fare una passeggiata con le racchette e basta…

E quindi? Per chi legge magari non é chiara la differenza ATTE e ATSE. A parte l’età, visto che i primi sono i membri dell’associazione ticinese terza età, la differenza consiste nel fatto che i primi si fanno portare in giro sui sentieri, i secondi invece sono in formazione per portare in giro i membri dell’associazione ticinese dei sentieri escursionistici! Che ci fanno sulle racchette? Provano a muoversi d’inverno in mezzo alla natura! cosa mica evidente se si pensa a due elementi principali: pericolo di valanghe e l’orientarsi in montagna quando dei sentieri estivi non vedi traccia.

Loro hanno dovuto preparare il percorso da me dato sotto forma delle indicazione tratte dalla mia guida CAS e poi guidarci lungo il percorso. Molto divertenti le doti di attore di alcuni, l’insicurezza di altri che cercavano continue conferme guardandomi e le certezze di altri! La modestia di altri ancora mi faceva tenerezza, senza tanti discorsi si muovevano sicuri in mezzo a boschi, avvallamenti e motti.

Dopo pochi metri percorsi hanno giá scelto un’interessante percorso alternativo dalle mille insidie… per fortuna perché tutto quello che abbiamo vissuto nella prima ora ha dato spunto a parecchie mie osservazione e di conseguenza è stata una scelta molto formativa. Il tempo poi era dalla nostra parte, un bel sole caldo, che permetteva il dilungarsi nelle discussioni e nelle scelte di percorso. Oltre a leggere la cartina, e siamo andati in mille dettagli di nasi, avvallamenti, sporgenze, massi, ganne e sentieri che attraversano riali che scorrono sulle creste! 🙂
Ah sì, dicevo che oltre a leggere la cartina abbiamo fatto un paio di esercizi di ricerca dell’ARTVA e poi abbiamo trattato alcuni aspetti legati alle dinamiche di gruppo e alla conduzione.

Ma non dimentichiamo la lettura della neve, una delle mie attività favorite durante l’inverno. Siamo stati fortunati in quanto la zona si presta molto bene per ricercare le tracce della presenza animale. Infatti abbiamo potuto osservare le impronte di volpe, caprioli o forse camosci, topolini, donnola o ermellino, scoiattolo (questi si sveglia regolarmente dal letargo), lepre e il fagiano di monte, con tanta di traccia del suo atterraggio! Abbiamo anche ammirato un condominio di picchi…

Non da ultimo la tecnica di discesa con le racchette, l’eterno cruccio di chi non osa lanciarsi troppo, che hanno potuto sperimentare sulla propria pelle (non specifico di quale parte del corpo) abbinato a un ottimo allenamento della muscolatura facciale.

Francamente spero che dopo questa infarinatura qualcuno si appassioni alle uscite in racchette da neve e qualcun altro invece ci vada con una maggiore attenzione a tutti gli aspetti trattati. Abbiamo passato una bella e ricca giornata…

Ed ecco alcune foto mie e di qualche partecipante al corso.

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