Dötra in inverno

Mercoledì 23 gennaio 2013

Incredibile! Il folletto non si è visto… eppure abbiamo scovato delle misteriose tracce nella neve percorrendo la regione di Dötra con l’ATTE! Ma che sarà mai?

Ma iniziamo dall’inizio… mi ricordo del freddo! Visto che Campra è stato scelto come località ideale per il centro nordico e la pista di ghiaccio proprio perché il sole non ci arriva. Il tempo di portare la mia auto a Piera e ritornare a Campra a raggiungere il gruppo rimasto al fresco ad aspettare, che una bella colonna di ciaspolatori d’oltrefrontiera ci ha preceduto sul ripido sentiero ancora vergine!
Infatti iniziamo col botto: ripido e stretto che sembra impossibile, eppure il sentiero è quello. Per fortuna è ripido perché già dopo pochi passi la temperatura del sangue inizia a risalire, riesco di nuovo a muovere le mie dita che nonostante i guanti hanno sofferto il freddo. Dopo soli 10 minuti il sentiero sale in maniera molto più piacevole e sinuoso in mezzo a un bosco di abeti e in pieno sole! Infatti ci togliamo subito un paio di strati…

Sembra di percorrere un paesaggio incantato, la neve caduta qualche giorno fa ricopre gli abeti che sembrano decorati con lo zucchero a velo, il suolo sembra fatto di panna che é quasi peccato calpestarlo. Noi ci muoviamo col dovuto rispetto e alle mie spalle sento sospiri e parole che esprimono la meraviglia. Che emozione!
Qualche animale ha lasciato le sue delicate impronte come la lepre, la donnola (o forse era l’ermellino) e il camoscio… ma del folletto qui nessuna traccia. I partecipanti iniziano a diventare impazienti: – ma dov’è il folletto che ci hai promesso?- mi chiedono. Chi cerca trova, forse.

Lasciamo il bosco fatato alle nostre spalle e poco più in alto vediamo l’altro gruppo che sta per raggiungere Dötra. Infatti occupano tutti i posti al sole 🙁
Ma una buona parte del gruppo decide di proseguire verso Croce Portera lasciandoci i posti liberi. Con chi è rimasto ci scambiamo due parole su gastronomia (italiana) e orologi ( svizzeri), prima di scambiarci un boccone di crema di tonno con uno di panettone e via a provare le varie specialità. Uno ha l’impressione che i nostri vicini nello zaino abbiano portato solo roba da mangiare! Quando i primi ritornano, hanno rinunciato alla croce, noi lasciamo l’allegra compagnia e facciamo un piccolo giro tanto per gustarci la neve fresca, prima di percorrere la strada che ci porta ad Anveuda. Da lì inizia la discesa su Piera. E che discesa, la strada è troppo noiosa da seguire per cui scegliamo di passare per i campi fino a Marzanei, nucleo con un nome misterioso, come le bizzarre impronte che si trovano poco prima delle cascine… sui terrazzamenti alcune strisce lunghe e vermiglie che scendono verticalmente. Chi é mai sceso dalla montagna? Chi ha voluto raggiungere le case lasciando le tracce del proprio passaggio?
Io non credo che sia stato un folletto… e voi?
Lasciamo il compito a Reno di premiare le migliori risposte?

Per finire in quattro decidiamo di seguire una promettente indicazione: antica mulattiera per Piera. Verifico la cartina e non vi é indicato nessun sentiero, la strada che percorrono le motoslitte continua dolcemente sulla destra. La maggioranza preferisce questa variante. Noi invece no… e ci lanciamo giù, sembra una pista da bob, peccato che ci sia poca neve sul terreno. Temo che scendiamo troppo, ma ad un tratto la mulattiera prende la direzione giusta e alla fine spuntiamo sulla cantonale 50m sotto il posteggio e un dieci minuti dopo ecco che arrivano gli altri che hanno diligentemente percorso la strada. Intanto il mistero permane e il folletto?

Guarda qui per vedere le foto della nostra avventurosa escursione!

4 Kommentare zu „Dötra in inverno

  1. Bellissime foto, ma non puo essere altrimenti con una giornata così!
    Per quanto riguarda le traccie, dove rimane la privacy?

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