La splüia béla dell’Arnoldo

Giovedì 20 ottobre 2012

Stupenda escursione di fine estate con l’ATTE che ci ha portato a visitare uno dei luoghi più impressionanti della Svizzera italiana, se non di tutto l’arco alpino!

Sono partito con un leggero tremolio questa mattina. Da una parte credo che fossi un po‘ emozionato perché ho proposto una gita fuori dal coro, dall’altra parte bisogna pur dire che a Foroglio alle 8.30 di mattina il sole non ci era ancora arrivato e l’ultimo giorno estivo si è mostrato in maniera fresca… qualcuno già cercava i guanti nello zaino!

Ci ha accompagnato in questo splendido giorno una tale Giovanna, che aveva intrapreso lo stesso viaggio quasi trent’anni fa con l’intento di trovare la sua pace e serenità in una delle valli più selvagge. Con i suoi occhi e con la sua commovente storia – tra il suo modo irresponsabile di affrontare un’escursione e quello invece rispettoso e sensibile nell’incontro con l’alpigiano – dalla quale ho letto alcuni estratti lungo il nostro percorso.

Leggere la descrizione della Splüia Béla e dopo partire all’esplorazione di questo macigno e dei suoi dintorni, in particolare per scovare il mitico gabinetto e „la cagna“ che ancora si trova nella stalla, è stato forse il momento culminante di tutta l’escursione. Forse, perché un altro momento pieno di emozione è stato quello quando abbiamo assistito in prima persona alla scomparsa di un cellulare avidamente ingoiato da un masso! Sì sì… è proprio così! Il telefonino si è infilato in una fessura profonda del masso dove è appoggiato il ponticello di Gerra,  vani tutti i tentativi di strapparlo dalle pietrificati fauci… tra qualche milione d’anni ricomparirà e sarà sicuramente esposto in un qualche museo! Credito e numero sono salvi, mi ha fatto sapere l’ex-proprietaria… La stessa fortuna l’abbiamo avuta nel tentare di individuare la stalla di Calnègia nella quale Giovanna ha passato uno dei momenti più terrificanti… due sono possibili, ma non c’era né l’affresco né la meridiana da lei fatti…

Con queste due vuoti, ma pieni di altre belle visioni siamo scesi – con i piedi per terra – di nuovo verso Foroglio dove abbiamo terminato l’escursione seduti al tavolone granitico de „la Froda“… chi con la birra, chi con la gazosa, chi con un thé e chi con un bel pezzo di formaggio… e la macchina fotografica in fondo al sacco!

Per finire ovviamente qui le foto dell’escursione, che spero saranno arricchite dai vostri contributi che potete spedirmi per posta elettronica 😉

4 Kommentare zu „La splüia béla dell’Arnoldo

  1. Le tue escursioni sono sempre belle anzi bellissime ma questa ha superato ogni altra. Non so se é la lettura che mi ha stregato o cosa ma é stato un sogno. Sarebbe bello poterla ripetere chissa…..Lo dirò a Daniela magari l’anno prossimo…….ciao ancora grazie 1000 per le ore passate assieme a tutti

  2. Grazie, è stato bellissimo. È sempre un piacere combinare le passeggiate con la lettura. Si apprezzano i luoghi e i personaggi ancora di più.
    Alla prossima e cordiali saluti.

  3. Ciao Piero, mi fa piacere che hai apprezzato, cerco sempre di abbinare le due cose, ma non sempre è facile trovare la lettura adatta… ogni tanto mi lascio anche ispirare dal momento e dai libri che ho nello zaino!

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