L’ATTE al Monte Ferraro

Giovedì 16 febbraio 2012

La morsa di freddo si è allentata proprio ieri con l’arrivo del favonio. Il vento caldo in una giornata e una notte è riuscito a far sciogliere una gran quantità di neve… insomma non ci va mai bene niente! Avrei preferito che facesse un po‘ più freddo e che ci fosse più neve… abbiamo dovuto accontentarci.

Al ristorante „Il Castagno“ di Mugena eravamo attesi con caffè e una montagna di cornetti appena sfornati… dopo il controllo delle presenze (tra chi non si è presentato e chi invece si è presentato senza essere iscritto) eravamo un bel gruppo di 13 partecipanti. L’allegra compagnia è partita da Arosio alla volta del Monte Ferraro, dapprima lungo la strada alpestre completamente sgombera da neve, in seguito su sentiero che invece aveva neve e più in alto saliva e più neve trovava!
Già dopo pochi passi bisognava togliere giacca e altro, faceva caldo… il sole fantastico ci ha accompagnato lungo quasi tutto il tragitto. A mezzogiorno siamo giunti a „La Bassa“ dove ci siamo presi una bella pausa prima di affrontare l’ultima salita… già lì era chiaro che sul Monte Ferraro la neve era poca.

Più ci avvicinavamo alla vetta e più lo scenario diventava apocalittico… non per la neve che mancava ma per l’incredibile contrasto con la sterpaglia e l’erba bruciata color nero e per il penetrante odore di fumo che saliva lungo le nostre narici: qualche settimana fa vi fu un devastante incendio! Durante la salita poi qualcuno iniziava a mostrare qualche segno di „cedimento“ e aveva deciso di non raggiungere la vetta… peccato perché il panorama era eccezionale, dal Monviso alla Grigna all’Adula tutto si vedeva, persino l’Appennino Ligure!

La discesa in parte ripida l’abbiamo affrontata sul lato meridionale della montagna, chi faceva fatica a tenere il ritmo del gruppo ci alliettava in seguito con delle barzellette… il nostro „Barzelletta-Man“ ha avuto quasi più successo della mia lettura! Naturalmente ci voleva pure un po‘ di tecnica… c’era chi la padroneggiava alla grande e chi un po‘ meno allietando la discesa con una bella capriola 😉 Poco prima di riprendere la strada alpestre ci siamo imbattuti in alcuni esemplari di Cerro, una quercia tipica del Mediterraneo, pensavo esistesse solo nel Mendrisiotto.

Infine l’allegra compagnia ha chiuso il cerchio ritornando sulla strada alpestre una volta tolte le racchette. In men che si dica eravamo nel nucleo di Arosio, e udite udite c’è chi è riuscito pure a farsi dare un passaggio e arrivare con i primi del gruppo! Immancabile chiusura presso il ristorante con – per quanto mi riguarda – la classica cioccolata e un ottimo strudel di mele!

Le foto della nostra bella escursione sono nella galleria fotografica!

2 Kommentare zu „L’ATTE al Monte Ferraro

  1. Ancora una bella gita, in un luogo vicino ma sconosciuto e molto bello, particolarmente i boschi di faggio.
    Un pò faticosa la discesa alla ricerca di neve.
    Comunque grazie e a presto.

  2. Grazie Mireille,
    effettivamente in due situazioni si fa fatica con le racchette: con l’abbondanza o con la scarsità di neve! La prossima volta vediamo di trovare la situazione ideale… 😉

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