Racconto natalizio a Bosco Gurin

C’era una volta un paesino in cima ad una montagna. Capitò un anno particolarmente freddo e nevoso. Incominciarono a scarseggiare in ogni casa tante cose.

Come avranno fatto questi coraggiosi abitanti a sopravvivere?Un gruppettino di curiosi lo ha voluto scoprire: R/H/J/G che ho avuto l’onore di accompagnare si sono gustati una bella passeggiata notturna con le racchette e un racconto natalizio originale Valmaggese.Già già, tutto è cominciato all’entrata dell’albergo Walser dove il termometro del posteggio alle 19.30 indicava 0 gradi! Assolutamente non scoraggiati e a dire il vero poco ben attrezzati (al punto che mi sono chiesto quanti avessero letto il programma: chi senza zaino, chi senza bastoncini, chi in Jeans, …) l’allegra compagnia si è preparata dapprima litigando con l’ARVA e poi con la pala che non voleva starci nello zaino troppo piccolo. Comunque dopo qualche minuto ci siamo incamminati e subito si sono manifestate le prime espressioni di meraviglia accompagnati da sonori „ooooooooh, che bello“. Infatti il villaggio coperto di neve con quella bella luce arancione che ci accompagnerà durante tutta l’escursione sembra uscito da una fiaba.Dopo aver lasciato alle spalle le ultime case mettiamo le racchette ai piedi e mi domando ancora se ho dato l’indicazione giusta poiché i lacci mi sembravano sospettosamente ingombranti, mah? Comunque sia subito dopo i primi passi si capisce che il silenzio notturno è un’altra cosa!La luna non ancora piena ci illumina e gioca con la superficie della neve che brilla. Le prime gocce di sudore, non un filo di vento, semplicemente fantastico. Anch’io, nonostante l’abbia fatto già tante volte, mi lascio trascinare da questo spettacolo della natura che non è né descrivibile né fotografabile… f-a-n-t-a-s-t-i-c-oOgni tanto ci fermiamo a guardarci in giro, a chiacchierare e anche a bere una tazza di thé e finalmente scopriamo la figura di Nicolao della casa grande che nel racconto natalizio salva gli abitanti del villaggio in difficoltà. Continuiamo l’escursione in questo paesaggio fantastico à la Jack Landon e Zanna Bianca… in un attimo, almeno così crediamo, passano oltre due ore e ci ritroviamo davanti all’albergo che alle 21.55 segna sempre 0 gradi. Eppure noi abbiamo sudato e più nessuno ha freddo ai piedi.Comunque è bevendo la gazzosa in albergo che mi sono reso conto che nessuno, proprio nessuno, aveva letto il programma di dettaglio: dovrò fare qualcosa per evitare che ciò si ripeta.Comunque una bella avventura che è durata troppo poco……un grazie di cuore ai partecipanti di Lugano, Ascona e Solduno!

2 Kommentare zu „Racconto natalizio a Bosco Gurin

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  2. ciao a tutti, roger sei riuscito a trasformare in parole tutta la grande soddisfazione ricavata da queste brevi ma intense ore trascorse sulla cristallina neve di Bosco Gurin. armata brancaleone? ma la poca esperienza non ci ha però impedito di godere della bellezza di questa serata di inizio inverno. sotto lo sguardo brillante della luna, della costellazione di orione e di sirio; ai nostri piedi, all’apparenza addormentato, un villaggio che pareva testè estratto da un libro di fiabe. questi pochi eroi partivano, armati della loro simpatia e superata la parziale lettura del programma si lasciavano sorprendere dal racconto di Nicolao e il tè riusciva perfino a riscaldare le lontane estremità.A voi tutti, prodi avventurieri, l’augurio di un anno ricco anche di… pedestri emozioni.Grazia

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